Il 26 gennaio prossimo il DDL Cirinnà sbarcherà in Senato, dopo mesi d’attesa e infinite polemiche.
Se i cattofascisti dentro e fuori dal Parlamento promettono battaglia, con l’NCD di Alfano restio a cedere e Renzi sedotto da una possibile alleanza con SEL e M5S, è dal Vaticano, neanche a dirlo, che potrebbe arrivare l’intervento a gamba tesa. Quello a tempo quasi scaduto, per provare a sparigliare il tavolo.
Proprio nei giorni in cui il DDL approderà in Senato, guarda un po’ te il caso, Papa Francesco farà uscire l’«Esortazione Post-Sinodale», ovvero un documento che parlerà di famiglie, divorziati e coppie di fatto. Una sorta di ‘bomba ad orologeria’ che potrebbe far implodere lo stesso Partito Democratico, avendo il premier promesso ‘libertà di coscienza’ su una legge tanto essenziale e ad oggi ancora schifosamente negata.
Come sottolineato dalla Stampa, l’uscita di Bergoglio potrebbe trasformarsi in una vera e propria spada di Damocle.
L’ultima da dover sopportare prima dello sprint finale che potrebbe portare l’Italia tra i paesi concretamente democratici, civili politicamente laici.
Ad inizio 2016.
Meglio tardi che mai.