Si sono fermati gli U2 e i Coldplay. I Foo Fighters hanno annullato addirittura l’intero tour.
Ma lei no.
Sul palco anche ieri, a Stoccolma, 24 ore dopo la strage francese.
Sul palco per omaggiare i morti parigini dedicando loro una struggente e acustica Like a Prayer, cantare con la voce rotta dall’emozione, piangerli e tacere per un lungo e toccante minuto, ricordando a chi di dovere che no, non l’avranno vinta.

Tutto questo spettacolo nasce per celebrare la vita. E’ in piedi per celebrare i diritti. Siamo tutti immigrati.  In molti modi mi sento combattuta, lacerata, perchè sono qui a ballare e a divertirmi quando ci sono persone che stanno piangendo per la perdita dei loro cari. E’ stato molto difficile per me realizzare questo show, questa sera, provando a dimenticare quello che è successo ieri. Così ho bisogno di questo momento per riconoscere la tragedia. Le tragiche uccisioni, gli omicidi e la fine senza senso della preziosa vita che si è verificata ieri sera. Stavo per cancellare lo show. Ma poi ho pensato che è quello che vogliono. Vogliono toglierci la possibilità di esprimerci, Ma non ho intenzione tacere.  Il mondo è pieno di persone che fanno delle atrocità al prossimo. Ma non possiamo cambiare il mondo se non cambiamo noi stessi e il modo in cui ci trattiamo a vicenda. Non è eleggendo un nuovo presidente o uccidendo più persone che cambieremo il mondo. Dobbiamo iniziare a trattare ogni essere umano con dignità e rispetto e allora si, possiamo cambiare il mondo.  Solo l’amore potrà fare che ciò accada. Ma è molto difficile amare incondizionatamente, accettare le differenze. Ma questo deve accadere. In caso contrario continuerà per sempre” 

Only the Queen.