Porta a Porta senza vergogna: lo squallido e omofobo teatrino di Bruno Vespa contro Monsignor Charamsa

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Una seconda serata da urlo, quella andata in onda ieri sera sulla Rai.
Perché se da una parte J-Ax raschiava ll fondo del barile con Sorci Verdi, su Rai1 Bruno Vespa andava in scena con una puntata di Porta a Porta da Santa Inquisizione.
La Lobby Gay all’attacco di Papa Francesco‘, il gigantesco e insensato titolo che ha dato il via al patibolo orchestrato dal ‘giornalista Rai’ nei confronti di Monsignor Charamsa.
Colpevole di coming out pubblico, il sacerdote è stato letteralmente fatto a pezzi dagli ‘ospiti’ a senso unico invitati da Vespa, vedi il direttore di Avvenire Marco Tarquini e Massimo Franco, editorialista del Corriere che ha consigliato al Vaticano di ‘scegliere con più attenzione i propri rappresentanti‘. Letteralmente. Inesistente il dibattito. Nessun confronto tra le parti, ma solo e soltanto una serie di bombe fuori dal mondo ai danni di questo coraggioso Monsignore.
Perché la colpa, a detta di un conduttore secondo cui i ‘gay seri sarebbero molto preoccupati dall’uscita di Charamsa‘, è solo e soltanto di questo sacerdote che ha perso la retta via, sfruttando un fatto personale per vendere il proprio libro. Un gesto ‘PREMEDITATO’, neanche stessimo parlando di chissà quale fatto di cronaca nera, secondo i presenti, per un ‘attacco a Papa Francesco’ tramutatosi in un boomerang. Una pagina nera, nerissima di giornalismo televisivo, con la ‘terza camera’ ancora una volta appecorata al potere Vaticano.
Se non fosse che se la famigerata ‘lobby gay’ esistesse realmente, caro Vespa, lei sarebbe disoccupato da almeno un ventennio.

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