Basilicata omofoba, approvata mozione contro TEORIA GENDER (che esista o meno)

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La teoria del gender afferma che le differenze biologiche tra maschio e femmina hanno poca importanza e ciò che conta sarebbe il proprio ‘genere’, ossia la percezione che una persona avrebbe di sé. Essa vuole insomma che tutti noi, compresi i bambini, non diciamo più ‘io sono maschio’ o ‘io sono femmina’, ma ‘io sono come mi sento’. In alcune scuole vengono proposte e si vorrebbero imporre per legge, fiabe come ‘perché hai due mamme’, ‘perché hai due papà’, che indirettamente invitano i bambini e gli studenti a ‘scegliere il proprio genere’, ignorando le proprie origini biologiche. Questo tipo di insegnamento oggettivamente confonde e ferisce la crescita e l’innocenza dei bambini‘.
Con queste parole, quest’oggi, in Basilicata si è votata una mozione CONTRO la TEORIA GENDER nelle scuole lucane, perché ‘che esista o no è bene puntualizzare la nostra posizione‘, ha voluto precisare via social uno dei firmatari dell’assurda mozione, ‘che sottolinea l’importanza della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio’, della quale ‘riconosce’ gli speciali diritti, diversamente da ogni altro tipo di unione e si educhi a riconoscere il valore e la bellezza della differenza sessuale e della complementarietà biologica, funzionale, psicologica e sociale che ne consegue. In questo modo gli studenti impareranno anche che la madre e il padre, nella famiglia, ancor più che nel mondo del lavoro o in altri contesti, apportano la loro propria e insostituibile ricchezza specifica‘.
Un’ignobile porcata, appare evidente, ben sintetizzata dalla locandina ‘monster’ realizzata per l’occasione da Stefano Gianfreda. Perché questo è diventato lo spauracchio da agitare alle masse ignoranti. Gender, il fluido che uccide.

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