Arrivato a Roma nel 2013 direttamente dal Santos, Felipe Anderson ha giocato una prima stagione incolore.
Praticamente inesistente per più di un anno è poi esploso in campo nel 2014, trascinando i biancocelesti al 2° posto dietro la Juventus e davanti alla mia Roma. Goal ed assist a raffica, le squadre più importanti d’Europa ai suoi piedi, quel burino di Lotito che gongola e Pioli che, giustamente, se lo coccola. Così come i cugini, increduli dinanzi a questa squadra che oggettivamente gioca bene, corre tanto e segna come nessun’altra in serie A.
Merito anche, se non soprattutto, der sor Felipe, oggi 22enne, 178 cm per 69 kg, veloce, dalla classe sopraffina e dal goal facile.
Un mezzo fenomeno da ‘ammirare’ non solo in campo, neanche a dirlo, ma in questo caso tra slip e pacchi.