Hilary Swank 16 anni dopo Boys Don’t Cry: ancora molta strada da fare per l’accettazione transgender

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Nel 1999 era praticamente un’attrice sconosciuta ma sconvolse il mondo grazie alla sua straordinaria prova in Boys Don’t Cry, film che la portò nel 2000 a vincere il suo primo Premio Oscar.
Sono passati 16 anni dall’uscita in sala del film di Kimberly Peirce, reso indimenticabile grazie ad Hilary Swank, all’epoca incredibile negli abiti del trans Brandon Teena. Un ruolo che lanciò la Swank nell’Olimpo di Hollywood, per poi bissare l’esperienza Oscar con Million Dollar Baby, eppure da quel lontano 1999, in cui gli States inorridirono dinanzia all’omicidio del giovane gay Matthew Shepard, non tutto è propriamente cambiato. Soprattutto per le persone transgender.
Credo che abbiamo fatto molti passi da quel film, uscito 3 lustri fa. Ma abbiamo ancora molta strada da percorrere. E’ sorprendente per me vivere nel 2015 e ritrovarci con cosi tanti problemi che necessitano di una soluzione, noi non dobbiamo imporre agli altri chi amare. Lasciate che le persone amino altre persone. Concentriamoci su chi ha veramente bisogno di aiuto, come gli homeless, gli animali senza casa, i malati. Guardiamo ai problemi del mondo, concentriamoci su questo‘. Parole sante.
Un film, Boys Don’t Cry, ancora oggi spaventosamente brutale nella sua attualità, portando in sala la vera storia di Brandon Teena, nata Teena Brandon che venne picchiato, violentato ed ucciso dagli amici dopo aver scoperto il suo segreto.

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