Una figa pazzesca.
La Simona Ventura dei primi tempi, quella della Gialappa’s ma anche dei primi anni dell’Isola dei Famosi, era una figa pazzesca. Poi qualcosa è cambiato. Il successo dirompente, il Festival di Sanremo, la ‘Corona’ di Regina della Rai e il potere sempre maggiore l’hanno tramutata in altro. Un altro che a me ha sempre fatto particolare orrore. Icona del trash da tv di Stato, ha colto al volo l’occasione della vita, ovvero quella di volare sul satellite con Sky. Per fare cosa? Tutto ciò che già aveva fatto sulla tv pubblica, ovvero X-Factor e un Quelli Che poraccio. Vestiti inopinatamente i panni di ‘signora’ che si scandalizza per un Paese che non premia i migliori ma i raccomandati (da quale pulpito, avendo portato all’Isola le Sare Tommasi e le Raffaelle Fico di turno, oltre ai Figli di), Super Simo ha fatto flop con Cielo che Gol!, per poi farsi sbertucciare in diretta da un’Arisa qualsiasi, al grido ‘sei falsa, cazzo’. Volata ad Hollywood per uno speciale Oscar da ridere, è stata ampiamente sfanculata l’anno successivo, tanto da rimettere in gioco la propria permanenza sulla tv satellitare. Che ha dato ‘cosa’ al personaggio Ventura, se non un’etichetta ancora più inutilmente ed inspiegabilmente snob? Da allora si è vista su Real Time, su Agon Channel, su Fox Life, su La7, in giuria come una Lucarelli qualsiasi a Notti sul Ghiaccio, sulle note dello scult Pittarosso. Ovunque, tranne che in una trasmissione ‘alla Ventura’. Tutta sua e dipinta sul suo volto, come ai bei tempi.
Per questo oggi, 1° aprile 2015, si festeggiano i 50 anni di colei che per anni ho seguito con amore e passione, per poi allontanarmene sempre più, tra svolte cinematografiche, musicali e politiche, a causa di improbabili interviste di ‘spessore’ da alternare alla chiacchierata di turno con Nicole Minetti. Nel complesso, un autentico talento televisivo riuscito a far suo un vero e proprio percorso inverso, rispetto alla tradizionale ‘crescita’ professionale. Da ‘fenomeno’ a macchietta, da presentatrice auto-ironica e madrina del trash, a ripulita primadonna. Nella speranza che con l’arrivo del mezzo secolo d’età la Super Simo di 10 anni fa prenda a borsettate quella di questi ultimo lustro, semplicemente indifendibile sotto tanti, troppi punti di vista. Ed ora, dorce in fondo, buon compleanno Ventura con le sue migliori figure di merda. Perché se non ci fosse, ovviamente, bisognerebbe inventarla.