15 anni d’attesa per vederla rischiare la vita a causa della poltrona più bassa e da pensionata del Globo.
15 anni d’attesa per dover sopportare domande (soprattutto le prime) che neanche Gigi Marzullo sotto acido.
15 anni d’attesa e una settimana di tempo per montare degnamente i due live ma fregarsene e farlo di merda (belle le grate dello studio protagoniste assolute in Devil Pray).
Gingilli sulle dita a profusione, rosari che le escono dalle mani (beatificazione subito), bicchierozzi di vino da mandar giù dopo averlo ispezionato tipo FBI (non l’aveva imbottigliato Gaga, serena Madge), strizzatina d’occhio al mondo glbtq (Oh Madre) e ai 304049596867 gay presenti in studio, almeno due cazziatoni alla Sabrini Ferilli Style a Fabio Fazio (‘scusami sto ancora parlando‘ è già storia), una luce accecante che inonda tutto e tutti nel momento stesso in cui compare, l’orrore con cui ha accolto l’arrivo delle mimose a lei sconosciute (stava per uccidere, l’ho visto nei suoi occhi), l’annuncio di Ghosttown nuovo singolo tra pochi giorni in radio, due live da paura, pubblico eterissssssimo infartuato e senza più corde vocali, messaggi di libertà, pane, amore e fantasia, una capacità di fatto unica al mondo nel trasudare DIVISMO e superiorità, per non dire santità acquisita per volere divino, e un arrivederci RAI al 2030. Quando all’età di 71 anni, neanche a dirlo, tornerà in Italia per promuovere il nuovo disco.God save the Queen.
