#Sanremo2015 – l’Amore Proibito: parte il diario quotidiano di Angelo Rifino dall’Ariston

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Alzi la mano chi non ha avuto almeno una volta nella vita un grande amore. Quell’amore che ti fa disperare e gioire allo stesso tempo, di cui sai di non poter fare a meno, almeno quanto sai – in cuor tuo – che sarebbe meglio allontanarsene. Insomma, chi non si è mai sentito Carrie Bradshaw davanti a Mr Big? Ecco. Chi non si è mai sentito trafitto dalla passione come Lancillotto quando vide Ginevra? Beh, forse questo un po’ meno spesso. Chi non ha mai ucciso suo fratello per amore di Giasone, sentendosi un po’ Medea. Ok, ho esagerato ancora, cambio genere di esempi. Chi non si è mai sentito come Karina Cascella quando Salvatore Angelucci stava sul trono? Ok, ora ci siamo. Insomma ci siamo capiti: il Festival di Sanremo è il mio grande amore. Un rapporto strano il nostro, nato per caso, quando mia madre al posto della ninna nanna provava a farmi addormentare – nell’ormai lontano 1988 – intonando il brano vincitore di quell’anno (” Perdere l’Amore”, n.d.r.) segnando per sempre – daje a ride – il mio destino sentimentale.
Ogni anno urlo “questa è l’ultima volta!”, proprio come un amante tradito stremato dalla lontananza e dalla mancanza, ma poi a fine festival, con gli occhi a cuoricino, non mi resta che confessarGli: “sei stato fantastico, non ti cambierei con nessuno”, reduce da cinque serate di continui amplessi artistici e musicali.
Come molte storie d’amore che si rispettino, tra me e Sanremo quest’anno è subentrato un terzo elemento. Un uomo che mi ha costretto ad accettare questa relazione aperta: CARLONE.
Carlo Conti è una garanzia, che ci piaccia o no, è un po’ il Barack Obama del Mugello (non solo per lo stesso colore della pelle): il primo ha salvato l’America, il secondo sta tentando di salvare Sanremo (ce pare poco ???). E in molte cose ci è già riuscito, perché questo Festival è come lui, come noi: nazionalpopolare. Ben venti cantanti che accontentano quasi tutti i gusti degli italiani e, nonostante il braccino corto della Rai, ospiti internazionali e non, di tutto rispetto.
Ma una cosa più di tutte ci ha conquistati: le Vallette. Quanto caspita ci sono mancate le vallette? Quanto abbiamo rimpianto nel corso degli anni il duo Herzigova – Pivetti? Ebbene, Carlone ci ha accontentato anche in questo, facendoci fare un salto nel passato, e chiamando ad affiancarlo una bionda ed una mora, una figa e l’altra simpatica, signori e signore, Emma e Arisa. Adesso, vi starete tutti chiedendo, ma se Arisa è quella simpatica , la figa dove l’hanno lasciata? Tranquilli, Carlone ha pensato a tutto: conscio del fatto che la simpatica Arisa non poteva essere affiancata soltanto da quella che notoriamente è conosciuta da tutti come la mia performer preferita (de gustibus! E non ho insultato nessuno!), è corso ai ripari buttando in mezzo tale Rocio, bellezza ispanica nota soltanto per essere colei che ha fatto perdere la capoccia a Raul Bova. Su, non siate cattivi, non pensate che Rocio essendo la “fidanzata di” non meriti questa possibilità, d’altronde anche la signorina Marrone è nota per essere stata la cornuta più famosa d’Italia e noi la “parcondicio” la amiamo da sempre. È proprio Carlo Conti la prima persona che ho incontrato stamattina dopo il mio arrivo nella Città dei Fiori. O meglio, Carlo Conti e lo sciame di circa 65 casalinghe di Bordighera assatanate che, come vere e proprie groupies, non l’hanno lasciato respirare: lui, da gran signore, ha baciato e salutato chiunque (anche me, che da aspirante casalinga, non mi sono sottratto al selfie di rito).
Carlo doveva scappare all’Ariston, iniziavano le prove dei super ospiti internazionali più attesi di questo festival, per la gioia dell’Italia intera: Al Bano e Romina, tornati insieme per l’affetto reciproco, per l’amore che non si dimentica e soprattutto per le bollette da pagare. Nonostante gli anni passati assieme e tre figli con tanto di pedigree, non scorre ancora buon sangue tra il mio amico Albano (siamo stati compagni di volo da Roma a Sanremo) e la sua ex moglie Romina. Arrivati separati: lui con i figli avuti dalla sempre bionda Loredana, lei con un trittico di assistenti apparentemente eterosessuali. Romina, durante le prove di lunedì sera (tra una stonatura, un abbassamento di tonalità e una ripassatina ai testi delle canzoni ormai dimenticate), ha chiesto informazioni su dove il suo ex coniuge andasse a rifocillarsi per evitare d’incontrarlo. I maligni credono che l’indianina del ballo del qua qua non abbia digerito il silenzio stampa di Albano, nel capitolo donne, sulla sua biografia. I maligni, non io.
Corro in sala stampa per la conferenza quotidiana, qualcuno parla di ascolti, altri di Festival pilotato da sua maestà Maria De Filippi, ma io sono assente, il mio sguardo è concentrato sui fiori (sì, Carlo ha fatto anche tornare i fiori di Sanremo in Sala Stampa) mentre nella mia mente il pensiero che mi assilla è: sopravviverò all’emozione di vedere stasera il mio Tiziano Ferro, Al Bano e Romina (che porteranno sul palco Ci sarà, Felicita e Cara terra mia), a due passi da me? Non lo so, ma devo farmi forza: ho ben 3 smooking nuovi da indossare sera dopo sera.

To be continued…

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