Un anno dopo la vergogna Young and Beautiful (neanche candidata), il bis targato Lana Del Rey agli Oscar 2015 grazie a Big Eyes, ovvero tra le poche cose realmente riuscite del film di Tim Burton. Perso il Golden Globe assegnato a John Legend, Lana è stata ESCLUSA dalla corsa alla statuetta. Ancora una volta inspiegabilmente. Al suo posto RITA ORA con Grateful, tratta da Beyond The Lights. Ma la Ora NON correrà per gli Oscar, avendo solo cantato il brano. E la statuetta, si sa, va solo e soltanto ai suoi autori (in questo caso Diane Warren). Per il resto poche sorprese (clamoroso The Lego Movie fatto fuori dai cartoon per lasciar spazio al mediocre Boxtrolls), pioggia immeritata di nomination per il repubblicano American Sniper di Clint Eastwood, ennesima candidatura per la divina Meryl Streep (sempre più da record, siamo arrivati alle 19), Julianne Moore da battere tra le donne, la nostra Canonero ancora una volta in cinquina (già 3 Oscar per lei) e questo mio podio tra i nominati film dell’anno: Boyhood-Birdman-The Grand Budapest Hotel. Pretendo il trionfo di Richard Linklater.
