Da una parte il fisicamente trasformato Matt Bomer, intenso e commovento nel portare in tv con The Normal Heart la vera storia del reporter del New York Times Felix Turner, morto di Aids negli anni ’80.
Dall’altra l’incredibile prova d’attore di Jeffrey Tambor in Transparent, 60enne padre di famiglia che decide finalmente di accettare alla luce del giorno il proprio reale io, confessando ai 3 figli di voler diventare donna.
I Golden Globe 2015 hanno parlato alla comunità glbtq, nella notte, premiando due progetti televisivi acclamati dalla critica che con coraggio hanno affrontato temi fino a pochi anni fa forse semplicemente impresentabili sul piccolo schermo. Ma le cose sono fortunatamente cambiate. La HBO è da sempre sinonimo di qualità, mentre Amazon ha subito fatto centro al primo colpo grazie ad una delle serie più sorprendenti di stagione. “Questo premio è grande, è più grande di me. Lo dedico alla comunità transgender, grazie per il coraggio, l’ispirazione e la passione, e grazie per averci permesso di essere parte del cambiamento”, ha detto dal palco un emozionato Tambor, con la creatrice Jill Soloway che ha poi rilanciato, dedicando il premio alla 17enne transgender suicida Leelah Alcorn. L’Universo gay è entrato in milioni di case, in questo ultimo anno, con film e serie che l’hanno con orgoglio e capacità rappresentato, abbattendo definitivamente un muro che nell’ultimo decennio aveva iniziato a scricchiolare. Da Brokeback Mountain in poi, passando per Milk e Dallas Buyers Club, 12 mesi fa vincente anche agli Oscar. Segno che il tabù ha ceduto una volta per tutte, come dimostrano i sempre più frequenti coming out ‘vip’. Tutto questo nella notte in cui Looking, non a caso altro progetto HBO, ha dato il via alla sua 2° stagione.