“L’omosessualità si cura” – professoressa di religione choc a Torino

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Dall’omosessualità si può guarire, è un problema psicologico da cui è dimostrato scientificamente che si può guarire“.
Simili diffamanti, infamanti e criminali parole sono uscite dalla bocca di una professoressa di religione all’istituto superiore Pininfarina, Piemonte.
A bocca aperta la platea di sedicenni dinanzi a lei, con le inevitabili polemiche che hanno travolto la donna e la scuola stessa.
Paolo Montagna , vicesindaco di Moncalieri dove ha sede la scuola, è così subito intervenuto:
Ci muoveremo sin da subito per mandare un messaggio forte e adottare efficaci provvedimenti”. “E’ importante che sull’episodio venga fatta subito chiarezza. In questo senso il preside gode del pieno appoggio dell’Assessorato e della Città”. “Qualora l’episodio venisse confermato ci troveremmo di fronte a un fatto grave: l’omosessualità non è una malattia e derubricare tali frasi a espressione di una legittima opinione sarebbe inaccettabile. Ancora più grave sarebbe se questi messaggi sbagliati e discriminatori partissero proprio dalla scuola, istituzione in cui si forma la cittadinanza del presente e del futuro‘.
Un episodio indegno che chissà quanti altri ‘cloni’ avrà avuto in giro per l’Italia, magari con meno risonanza mediatica, dimostrando ancora una volta che l’ora di religione, in un buon 90% dei casi, non è altro che un’ora di istruzione buttata nel cesso.
Puro buco in cui fare i compiti delle ore successive, copiare, cazzeggiare o molto più semplicemente uscire prima. Per tutto il resto c’è il catechismo.

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