Facebook chiede scusa alle drag queen d’America: potranno utilizzare i loro nomi ‘d’arte’

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Alla fine Mark Zuckerberg ha ceduto.
La lunga battaglia delle drag queen d’America contro la politica di Facebook, che aveva minacciato di cancellare centinaia di profili a causa dei nomi d’arte utilizzati al posto di quelli anagrafici, ha dato i suoi frutti. Chris Cox, Facebook VP, ha ufficializzato che FB cambierà le proprie regole proprio per venire incontro alle Drag a stelle e strisce. E non solo a loro, visto e considerato che la battaglia riguardava anche i transessuali.
Mercoledì mattina c’è stato un incontro tra i capoccioni Facebook e una delegazione di attivisti glbtq tra cui drag queen, transessuali, vittime di abusi e stalking, dissidenti politici e attivisti della privacy. Il risultato è stato clamoroso, perché FB ha fatto retromarcia, chiedendo pubblicamente SCUSA per il disagio creato ai suoi utenti. Sister Roma, prima drag ad aver denunciato la cancellazione del proprio profilo, ha quindi vinto, perché da oggi potrà tornare a utilizzare il proprio nome NON anagrafico sul proprio profilo.

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