Prima il pensionamento di Hayao Miyazaki, annunciato lo scorso anno a Venezia, ed ora l’annuncio choc che nessuno di noi avrebbe voluto leggere.
Lo STUDIO GHIBLI chiude i battenti.
Il mitologico studio d’animazione giapponese, che in 30 anni ha dato vita a capolavori indiscussi come Il mio vicino Totoro, Kiki, Porco Rosso, Pom Poko, Princess Mononoke, La città Incantata, Il castello errante di Howl, Ponyo, Arietty e l’imminente Si alza il vento, a settembre nei cinema d’Italia, non farà più nulla di nuovo. La principessa splendente e Omoide no Marnie saranno gli ultimi due film in produzione, come annunciato pochi minuti fa dal produttore Toshio Suzuki.
Lo Studio Ghibli si limiterà così a gestire il proprio marchio e i proventi derivanti dai lavori passati, merchandising incluso. Diritti d’autore e stop.
‘Il reparto di produzione di anime sarà smantellato’.
Un colpo al cuore per tutti gli amanti del mondo animato, che con Miyazaki ha per decenni raggiunto vette per altri inarrivabili.
Omoide non Marnie, in uscita il 19 luglio, sarà l’ultimo film Ghibli che i giapponesi potranno vedere al cinema. E noi con loro.
Lutto.
Che lutto cinematografico sia. In ogni dove e per un’intera settimana.