Francesca Pascale e i diritti gay: è una battaglia doverosa, non possiamo essere sempre gli ultimi

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Spero che trasversalmente maturi una nuova coscienza. Non possiamo essere sempre gli ultimi. Nell’Inghilterra di Cameron, che è di destra, sono più all’avanguardia. Credo che questa sia una battaglia doverosa. Poi detesto le ipocrisie. Ci sono anche persone che di giorno di fanno una vita, e di notte hanno le loro legittime condotte. Matrimoni e adozioni gay? Sono sincera. Penso ce ci voglia molta prudenza si questi due aspetti in particolare. Ma sulla libertà e sulla dignità dei cittadini tutti uguali non vedo alcun ostacolo. La denuncia alla Bonev che mi definì lesbica? C’è un equivoco. Io non ho denunciato la signora Bonev per la semplice definizione di ‘lesbica’. Tutt’altro. Io ho chiesto che fosse giudicata per diffamazione perché mi ha ritratto come una bugiarda, una che ingannava e ricattava, secondo lei, le persone a me care. Ecco perché quella denuncia resta eccome, e vorrei cortesemente non parlare più di quella signora”.
Via LaRepubblica, pensieri e parole di Francesca Pascale, neo iscritta Arcigay nonché fidanzata di Silvio Berlusconi e MADRINA dei GAY del centrodestra italico. Per mancanza di reale concorrenza.

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