Roma Pride 2014 BOOM – 200.000 persone più il Sindaco Marino: subito delibera sulle unioni civili

Condividi

Tanta, tantissima gente, una marea umana anche dinanzi al primo vero caldo di stagione.
Oltre 33 gradi, un sole mostruoso, neanche un filo d’aria eppure almeno 100.000 persone.
Gli organizzatori hanno osato annunciarne 200.000, ma cifre a parte erano davvero anni che un Roma Pride non riscuotesse tanto successo. Escluso l’EuroPride del 2011 bisogna tornare alla sfilata del 2007, anno in cui Piazza San Giovanni si riempì fino all’inverosimile per ‘sfidare’ il Family Day. Carri colorati, tantissimi giovani, facce pittate, bimbe, etero, tanti anziani, famiglie intere, cani e coppie, trans e lesbiche, drag queen e curiosi. Una festa di musica e rivendicazioni, con un carro funebre su strada per sottolineare la MORTE dei diritti e il Sindaco di Roma in testa al corteo 20 anni dopo la prima ed unica partecipazione ad un Pride da parte di un primo cittadino romano. In quel caso l’onore toccò a Rutelli (tanta acqua è passata sotto il ponte), poi nessuno ha mai voluto replicare. Nemmeno Walter Veltroni, ma Marino sì, c’ha messo la faccia dopo il riufiuto ‘per staccare la spina dopo la campagna elettorale’ di un anno fa, sfilando lungo il corteo e promettendo un’IMMEDIATA accelerazione sull’argomento unioni civili:
Subito dopo il voto sul bilancio calendarizzeremo in Consiglio comunale la delibera sulle unioni civili, ma non è sufficiente. Dobbiamo spingere sul Parlamento affinché l’Italia superi questa vergogna di essere rimasta indietro rispetto al resto dell’Unione Europea“.

Sante parole, a cui il Premier Matteo Renzi dovrebbe dare SUBITO risposte concrete.
Ora, non domani. Perché c’è una parte d’Italia, festosa ma incazzata, che chiede diritti. Solo e soltanto diritti. Non chiediamo ne’ vogliamo nient’altro.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy