Ed e Nichi si sono conosciuti per caso un pomeriggio di dieci anni fa in un bar della capitale. Dopo qualche chiacchiera Nichi ha invitato Ed, italo-canadese, a fare una passeggiata per fargli scoprire le bellezze di Roma. Quella passeggiata non è mai più finita.
Nichi è Nichi Vendola, il primo presidente di Regione dichiaratamente gay in Italia.
In questi 20 anni Nichi è stato al Pride più volte, sfilando con migliaia di persone che chiedevano esattamente quello che chiedeva lui; perché quando si tratta di discriminazioni l’Italia non fa sconti neanche a chi ricopre un incarico istituzionale.
Ed gli è sempre stato accanto nel privato. In pubblico no: per anni ha cercato di difendere la riservatezza della loro storia d’amore. Poi un giorno ha capito che se l’uomo che ami è un personaggio pubblico, tutelare la privacy in tutto e per tutto vuol dire doversi nascondere. E di nascondersi, non aveva più alcuna intenzione. Da quel momento, ogni volta che ha potuto, è stato al suo fianco. Senza più remore. A viso aperto. Oggi Ed e Nichi sognano di sposarsi e avere un figlio. Anzi, più di uno. E sognano di farlo qui, in un Paese in cui certi diritti non siano “concessi” come fossero un favore, ma garantiti. E soprattutto, come tutti gli altri che il 7 giugno a Roma scenderanno in piazza, sognano di poter smettere presto di sognare.
Perché la loro vita, vogliono viverla. Ora. E noi con loro.