L’avevo inizialmente visto con orrore, per poi appassionarmici. Come se fossi una quindicenne brufolosa che compra Cioè e tiene un diario segreto.
Questo perché The Carrie Diaries era scritto bene, con fantastici rimandi agli anni ’80 e un cast sempre più centrato all’interno del prequel di Sex and the City.
Ma gli ascolti della serie non sono mai decollati.
Fu un vero e proprio miracolo vedere la CW approvare lo scorso anno una seconda stagione, che si è poi concessa il lusso di presentare Samantha Jones, se non fosse che in 13 puntate il milione di spettatori a stelle e strisce non sia MAI stato superato. Era una soglia minima, miseramente fallita.
E così, inevitabile, la scure si è abbattuta sull’adolescente Carrie Bradshaw, resuscitata e nuovamente fatta fuori dopo 26 episodi.
The Carrie Diaries finisce qui, ed è un vero, sincero, inatteso peccato.