Lo scorso anno se n’era tenuto alla larga, suscitando non poche polemiche. Appena eletto Sindaco di Roma, Ignazio Marino saltò il Gay Pride cittadino per stare in famiglia, staccare la spina dopo la lunga campagna elettorale e fuggire dalla Capitale. Apriti cielo, perché le critiche furono giustamente infinite.
Ebbene Marino ha fortunatamente deciso di non replicare la sfortunata decisione del 2013.
Perché il prossimo 7 giugno ci sarà anche lui al Gay Pride di Roma, dopo aver già detto di sì al matrimonio egualitario, alle unioni civili e alle adozioni glbtq.
E non è tutto.
Dal 12 al 18 maggio si terrà una settimana RAINBOW nella Capitale, tra film, dibattiti, concerti ed iniziative varie, con il Campidoglio che verrà impreziosito dalle bandiere arcobaleno, così come TUTTI i municipi della città.
Insomma Roma, dopo gli anni NERI del fascio Gianni Alemanno, torna ad essere realmente aperta e di tutti.
Omosessuali compresi. In attesa che le unioni civili diventino effettivamente CONCRETE anche nella Capitale. Forse entro l’estate, come annunciato dal capogruppo Pd Francesco D’Ausilio.