Se il sostituto procuratore generale di Milano Gaetano Santamaria Amato aveva clamorosamente chiesto la loro assoluzione, in quanto ‘stilisti che pensano in grande, e un’eventuale condanna contrasterebbe con il buon senso giuridico‘ (oggi le comiche), la Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado che aveva condannato gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana per evasione fiscale. Ebbene la condanna è passata da un anno ed 8 mesi ad un anno e sei mesi.
Nei giorni in cui Stefano era in vacanza in Brasile con l’amato fidanzatino spagnolo, è quindi arrivata la mazzata.
Massimo Dinoia, legale dei due, si è detto allibito e ha già annunciato che presenterà ricordo. Dolce e Gabbana, secondo l’accusa, non avrebbero dichiarato tasse sulle royalties per circa un miliardo di euro, vendendo i marchi D&G e Dolce&Gabbana alla società Gado, appositamente creata nel 2004 in Lussemburgo per non pagare le tasse in Italia.
Insomma, e mo’ so cazzi.