“Per me oggi è un giorno importante perché ho potuto dare un contributo reale ad una causa importante e in cui credo. Il fatto che un calciatore come qualsiasi altra persona possa manifestare pubblicamente un orientamento sessuale differente dal mio non rappresenta alcun problema né fastidio. Dovremmo cominciare a cambiare radicalmente la nostra mentalità, realmente, non solo a parole. Sono molto felice di poter dare il mio contributo alla causa“.

Belle parole.
Da applaudire e diffondere, anche perché arrivate da Daniele Dessena, centrocampista del Cagliari che domenica ha ‘osato’ giocare con i lacci rainbow lanciati da Paddy Power. Un’iniziativa contro l’omofobia che aveva già visto Moscardelli del Bologna protagonista. Il mondo del calcio che ‘apre’ ai gay, finalmente, dopo anni di silenzi imbarazzanti. Peccato che sulla pagina Facebook del Cagliari siano piovuti decine di insulti da parte degli stessi tifosi sardi. Insulti omofobi, neanche a dirlo, nei confronti del povero Dessena, che ha prontamente risposto con veemenza nei loro confronti: “Siete degli stupidi ignoranti!!! Pensate al vostro lavoro e non al mio!!!! Abbiate rispetto delle scelte delle persone e ribadisco ignoranti”.
Ecco.
Per l’appunto ignoranti.
Bestie.
Animali che si nascondono dietro la maschera del tifoso, solo in questo benedetto Paese ancora così becero e violento. Perché se nella Bundesliga ci sono interi stadi che dicono BASTA all’omofobia e nella NBA a stelle e strisce solo 48 ore fa un cestista gay dichiarato è stato travolto dagli applausi una volta sceso in campo, non si capisce perché solo in Italia, ahinoi, continuano a nascere così tante teste di cazzo.