Anche se sono una pertica di 193 cm non ho mai amato giocare a pallavolo.
Un po’ perché da adolescente c’avevo er culo pesante ma anche, se non soprattutto, perché proprio non riuscivo a fare il bagher.
Roba da diventarci scemo. Così mentre le mie amichette frociare si ammazzavano in palestra, io non potevo far altro che sfogare la mia voglia di palle con Mila e Shiro due cuori nella pallavolo.
Cartoon che ha generato e cresciuto un par de miliardi di gay in tutto il mondo, da festeggiare quest’oggi grazie al 30esimo anno di vita.
Nel 1984, infatti, Jun Makimura e Shizou Koizumi diedero vita a Mila Hazuki e Shiro Tachiki, mitici protagonisti di una leggendaria serie tv andata in onda per solo 58 episodi.
Anche voi credevate che fossero almeno il doppio? Metteteve in fila.
Lelle come se piovessero, capelli blu aggratise, ‘Attack’ a profusione, voli chilometrici in aria, l’ipnotica trippa di Yogina, l’insopportabile voce da stronzo dell’odioso fratellino Sunny, pipponi mentali da psicopatiche e dalla durata di 19 minuti, palle rotanti, un’Olimpiade da vincere a tutti i costi, la sigla capolavoro di Cristina d’Avena e l’eterna sfida tra Sunlight e Seven Fighters a fare da contorno, con in aggiunta quel bonazzo di Shiro a completare un’opera che gridava ‘ricchioni a me’ ogni 2×3.
E che noi tutti per questo non smetteremo mai di ringraziare.