A questo non c’era arrivato neanche Putin.
Pochi giorni dopo l’India, che ha vietato il sesso tra omosessuali, è l’Uganda a scioccare il mondo con una legge anti-gay che punisce di fatto l’omosessualità con l’ergastolo.
Approvata dal Parlamento, la vergogna attende ora solo e soltanto la firma del Presidente Yoweri Museveni. Una legge che porterà al carcere a vita i RECIDIVI, vieterà di discutere di omosessualità in pubblico e punirà chiunque non DENUNCI i gay.
“Un voto contro il MALE da parte una nazione timorata di Dio. E’ una vittoria per l’Uganda, questi sono i nostri valori, non importa cosa pensino nel resto del mondo“, ha sbraitato David Bahati, ovvero colui che presentò lo scorso anno la proposta di legge proponendo persino la pena di morte, fortunatamente fatta fuori dopo 12 mesi di discussioni.
Cose dall’altro mondo e a pochi giorni dal 2014, per un passo verso l’indecenza che andrebbe condannato senza se e senza ma dai grandi della Terra, con sanzioni economiche precise e dettagliate.
Perché è inammissibile, ancora oggi, che si possa finire in carcere solo perché omosessuali. E in Africa, purtroppo, avviene sempre più spesso.