‘Esagerare è meraviglioso‘, recita la tag line sulla copertina ufficiale italiana.
Detto, fatto.
Prima di Elvis, di Elton John, di Madonna, Bowie e Lady Gaga, c’è stato Liberace: pianista virtuoso, intrattenitore stravagante e figura originale del palcoscenico, del music hall, della televisione. Primo vero performer famoso in tutto il mondo, con il suo stile ha affascinato un pubblico sterminato per tutti i 40 anni di carriera. Wladziu Valentino Liberace ha rappresentato in scena come nella vita privata tutto l’eccesso, il glamour e il kitsch che solo un entertainer totale come lui poteva permettersi negli anni Cinquanta e Sessanta.
Uscito in America solo in TV, grazie alla HBO, in Concorso al Festival di Cannes e dal 5 dicembre nei cinema d’Italia, ecco finalmente arrivare Dietro i Candelabri, ultimo film di Steven Soderbergh interpretato da un ringiovanito Matt Damon e soprattutto da uno straordinario Michael Douglas.
Un Douglas che ha cambiato voce e postura pur di riuscire ad entrare nei glitterati, sgargianti ed eccessivi panni del celeberrimo Liberace, platealmente gay eppure all’epoca dipinto dal suo staff come eterosessuale in cerca dell’amore di una donna pur di non deludere le cieche fan di mezzo mondo. Che VOLEVANO non vedere la ‘vecchia checca’ che avevano davanti.
Il film ci porta direttamente nell’estate del 1977, quando il già anziano pianista conosce il giovane Scott Thorson, diventando suo amante per 5 anni.
Punto.

Dietro i candelabri è infatti la storia di questa stupefacente relazione amorosa, dal primo incontro in un teatro di Las Vegas all’amara separazione finale, fino al tragico finale, scritto e conosciuto. Soderbergh, che si è teoricamente ritirato dopo questa pellicola, ha dato vita ad una storia d’amore ‘esagerata’, tutt’altro che eccezionale dal punto di vista della sua evoluzione ma mirabolante in quanto a messa in scena, tra abiti, colori, gioielli e scenografie ultra kitsch.
A rubare la scena, oltre ad un irriconoscibile Rob Lowe, il mattatore Douglas, da vedere in lingua originale per ‘capirne’ la trasformazione e la conseguente bravura.
Dal 5 dicembre in sala, grazie a 01.
A voi spot e trailer nella nostra lingua.