Profondo imbarazzo.
Nei confronti del direttore, del grafico ‘costretto’ a simili salti carpiati, della giornalista che ha dovuto portare avanti un’intervista simile, degli edicolanti che dovranno esporla, degli abbonati che per loro sfortuna se la vedranno recapitata a casa e soprattutto dei lettori che avranno il coraggio di sborsare 2 euro per una cosa così schifosamente e smaccatamente brutta.
Praticamente la regina del calippo che vuole sposare il padre della donna gatto.  Ribadisco. Che imbarazzo. La più brutta copertina di sempre del decennio italiano firmato Vanity Fair.