Hayao Miyazaki saluta il cinema – si ritira il più grande di tutti insieme a Walt Disney

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Se Walt Disney è giustamente considerato il padre dell’animazione cinematografica, Hayao Miyazaki possiamo definirlo sua madre. O Lo zio.
Certo è che il genio giapponese non ha mai avuto nulla da invidiare a colui che diede vita a Biancaneve e Cenerentola, perché in 40 anni di cinema Hayao ci ha fatto sognare, volando nel cielo verso mondi fantastici, ancora oggi indelebili nelle menti di chiunque abbia avuto il piacere di ammirarli al buio di una sala.
Ebbene Hayao Miyazaki si è ritirato. A quasi 73 anni, e con l’ultimo capolavoro di una lista infinita in Concorso a Venezia, proprio in questi giorni, The Wind Rises.
Dietro di lui due dozzine di gioielli.
Nausicaä, Laputa, Totoro, Kiki, Porco Rosso, la Principessa Mononoke, Ponyo, Il Castello Errante di Howl e La città incantata, film che 10 anni fa lo portò alla meritata consacrazione hollywoodiana, vincendo l’Oscar per il Miglior Lungometraggio Animato.
Esattamente come Walt Disney, morto quasi mezzo secolo fa, Hayao Miyazaki non potrà mai avere ‘eredi’, ed è forse questo il più grande e ingombrante dolore di giornata. Perché con l’addio di Hayao muore una parte dello Studio Ghibli, da lui fondato, e finisce ufficialmente un’era animata. Che lo ha visto indiscusso e indiscutibile Re. Buona pensione Maestro.

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