E’ la settimana della legge contro l’omofobia: Mara Carfagna chiede il rinvio

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La proposta di legge contro l’omofobia e la transfobia è stata spostata dal 22 al 26 luglio, per la concomitanza delle votazioni sul decreto detto “del fare”.
Un caso? Se fino a 24 ore fa si poteva pensare di sì, ecco oggi arrivare la doccia gelata, figlia dell’indecente Popolo delle Libertà che da due mesi picchia ai fianchi l’esecutivo, grazie all’incredibile difesa ‘ad oltranza’ di Re Giorgio Napolitano, a quanto pare pronto a digerire di TUTTO pur di tenere in vita questo inutile, ridicolo e imbarazzante Governo. Insieme al Partito Democratico.
Maurizio Lupi, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Maurizio Sacconi hanno infatti proposto “una moratoria legislativa sui temi etici”, chiedendo di BLOCCARE la proposta di legge contro l’omofobia, al grido “pensiamo all’economia”.
Perché l’Italia è l’unico Paese al mondo in cui quando c’è da parlare di DIRITTI spunta sempre la solita testa di cazzo che sbraita ‘ma c’è altro a cui pensare’ (come se lo facessero, tra le altre cose). A stupire, tra i firmatari all’ipotetico stop, il nome di Mara Carfagna, ex Ministro per le Pari Opportunità che dopo non aver fatto UN CAZZO per il movimento glbtq, quando era al Governo, ha poi provato a chiedere quasi ‘scusa’, sottolineando più e più volte come l’Italia DOVESSE approvare una legge ad hoc sul tema. Peccato che una volta arrivati a 10 metri dal traguardo, la signorina Mara Carfagna abbia nuovamente indossato la maschera di truce ed ignorante omofoba caduta dall’alto, in difesa di chissà quale fantomatico valore ‘etico’.
Ma il PD, dinanzi a questa assurda richiesta di rinvio, cosa farà? Asseconderà ancora una volta le ignobili richieste di un partito di cialtroni, dopo lo scandaloso caso Alfano, o tirerà avanti per la propria strada, tramutando in legge entro il fine settimana ciò che da tempo l’Italia CIVILE chiede a gran voce?
Ci sono tutte le condizioni per una rapida e unanime approvazione del testo che introduce finalmente nel nostro Paese il reato di omofobia. Il lavoro svolto in Commissione Giustizia è stato molto approfondito e costruttivo. Siamo davvero all’ultimo miglio e la Commissione potrà licenziare un testo di grande civiltà che tiene conto di tutte le sensibilità. Non crediamo, quindi, che siano necessarie moratorie di alcun genere: siamo alla fine e non all’inizio del percorso. Il provvedimento è già calendarizzato in aula per il prossimo 26 luglio, prima la stessa aula approverà il ‘decreto del fare’ e riteniamo che questo traguardo di civiltà possa e debba essere obiettivo condiviso da tutti“, hanno tuonato Walter Verini, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera e Ivan Scalfarotto, relatore del provvedimento. Un provvedimento che, se approvato, andrà a punire con il CARCERE da un anno e sei mesi chiunque e in qualsiasi modo diffonda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, o inciti a commettere atti discriminatori per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall’identità sessuale della vittima. Ancora GALERA da sei mesi a quattro anni a chiunque, in qualsiasi modo, inciti a commettere o commetta violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall’identità sessuale.
Un testo necessario, e già presente praticamente in tutti i Paesi d’Occidente, a cui il PDL, il solito Partito di Silvio Berlusconi, ha iniziato a tirare merda., e a cui il Partito Democratico, inimitabile deriva autolesionista permettendo, dovrà rispondere per le rime. Tirando avanti. Perché un altro stop, l’ennesimo, dopo la bocciatura del testo Concia nella scorsa legislatura, non sarà neanche lontanamente ammissibile. Ne’ da tutti noi digeribile.

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