Un playback imbarazzante, per quanto esplicito, un abitino sbrilluccicoso che neanche Valeria Marini avrebbe osato ostentare, l’immancabile energumeno rappeggiante a rovinare il tutto, e lei lì, incastonata tra lampadari e specchi. Per me i BET AWARDS 2013, grazie anche a Robin Thicke, finiscono qui. Con Mariah.