Gay Village 2013: ecco la sigla

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Facciamola breve. L’idea del video funziona (ad opera dell’agenzia CUT), la realizzazione meno. Futuristica, apocalittica, ma in realtà assai attuale, raccontando come unendo le forze si possa ancora vincere contro un regime di oppressione e omologazione che schiaccia e offusca le identità delle persone. Come? Con la creazione di uno stato mentale, ancor prima che geografico. Uno stato in cui poter vivere liberamente i propri sentimenti. Uno stato con dei confini territoriali forse, ma senza limiti per nessuno alla libertà di vivere, e di amare. Una rivoluzione viva di colori e danza, corpi ed energia, capace di mettere fine alla “notte dei diritti” che impera sul nostro paese. Uno Stato LIBERO di Gay Village.
Detto ciò, il brano portante, FREE YOUR MIND (GAY VILLAGE), è proprio poca cosa. Non resta, scivola via, non punge.
Peccato.

P.S. oddio, riascoltandolo direi che ho detto forse na cazzata. Funziona pure il pezzo.

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