Sabato 15 giugno.
Roma città Aperta.
Campagna pubblicitaria ufficiale per il Roma Pride 2013, chiamato a riempire le strade della Capitale, con Ignazio Marino probabile nuovo inquilino in Campidoglio.
Dopo 5 anni da incubo fascista, Roma è costretta a reagire, anche sul piano dei diritti mancati e della sicurezza in ambito omosessuale.
Perché c’è quel marchio infame di ‘Capitale dell’omofobia‘ da scrollarsi di dosso.
“Riesci a sentire questo richiamo? È quello della libertà di vivere e di amare. Viene dai paesi più civili del mondo, echeggia in ogni parte d’Italia, risuona in tutta Roma. Non importa che tu sia eterosessuale, omosessuale o transessuale. Se hai la mente aperta, unisciti alla parata più colorata di sempre per chiedere a gran voce uguali diritti, per tutti. Un giorno non lontano, guardandoti indietro, ti piacerà ricordare di aver fatto la storia“.
Semplice e diretto lo slogan ufficiale, tra bandiere rainbow, coppie gay, etero, genitori, anziani e single, di corsa verso un’alba che si spera possa coincidere con un’autentica rinascita cittadina. Perché da che mondo e mondo Roma DEVE essere Città aperta. Che allora lo dimostri.