Pier Luigi Besani e gli 8 punti del programma: ci sono anche i DIRITTI dei gay

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8 punti.
8 punti secchi per cambiare il Paese.
8 punti sbattuti in faccia agli oltre 100 deputati e 50 senatori del Movimento 5 Stelle che da 10 giorni non sono in grado di andare oltre il ‘vaffanculo’ parlamentare.
8 punti da cui partire per iniziare a far correre l’Italia, dopo 5 anni di totale stallo politico. Prima con l’immobile Berlusconi, poi con il rigoroso, fumoso e tecnico Mario Monti.
SOLO 8 punti, tra i quali trova comunque spazio quello relativo al tema dei DIRITTI.
Perché se c’è un politico che in questi ultimi 3 mesi e mezzo ha SEMPRE parlato di diritti dei gay ad ogni suo intervento, televisivo e non, quel politico si chiama Pier Luigi Besani.
Norme sull’acquisto della cittadinanza da chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in italia.
Norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca, che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilità genitoriali”.
Un punto chiaro, secco, importante. Il settimo di 8 punti a cui i parlamentari grillini, tra microchip installati sottopelle (….) e quant’altro, dovranno avere il coraggio di dire NO, votando CONTRO la fiducia.
Tornando così al voto, perché QUESTI 8 punti non potranno MAI diventare realtà con il supporto del PDL, con TUTTE le responsabilità del caso, politiche e non.
Detto ciò, checché ne dicano i tanti italiani che NON lo hanno votato, Pier Luigi Besani sarebbe stato un ottimo Presidente del Consiglio.

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