Politicando a 5 Stelle: pensieri sparsi

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Appunti sparsi, dopo 10 giorni di totale delirio politico:
I parlamentari grillini (non tutti ovviamente) si stanno largamente dimostrando:
– incompetenti (e non mi si venga a dire ‘perché quelli che c’erano prima com’erano?’ Perché se ne ce siamo liberati per prenderne altri, complimenti).
– filo-fascisti, come il capogruppo alla Camera Roberta Lombardi riuscita a dire che “Casapound non è il fascismo. Rappresenta solo una parte del fascismo, quella folcoristica, razzista e sprangaiola”.”L’ideologia del fascismo, prima che degenerasse, aveva un altissimo senso dello Stato“. E non mi si venga a dire ‘si ma non stai contesualizzando’. Sul fascismo non c’è NIENTE da contestualizzare.
– mille miglia distanti da una ‘normale’ capacità di dialogo. Se non sei d’accordo con loro meriti la morte.
– totalmente inclini all’appecoramento nei confronti del loro capo supremo.

– scandalosamente ignoranti (dal senatore che non sa dove sia il Senato alla senatrice che non sa quanti inquilini ci siano a Palazzo Madama).
– involontariamente comici (le surreali presentazioni in streaming della giornata di ieri rimarranno storia politica).
Tutto questo mentre il loro leader incontrastato, o Re, o Giullare, o perfetto imbecille, Beppe Grillo, ne dice una diversa ogni giorno. Perché loro non vogliono:
– un governissimo Pd-Pdl (non lo vuole nessuno se non il partito di Silvio Berlusconi, a caccia di una qualsiasi alleanza pur di sorvolare sui 18888 ergastoli in arrivo per il Presidente delinquente).
– un governo Pd-5 Stelle (che equivarrebbe semplicemente ad una banale fiducia. Per poi votare singolarmente ogni provvedimento. Nessuna ‘alleanza’ all’orizzonte, ne’ patti firmati con il sangue. Quando vorranno i 5 Stelle potranno far cadere il Governo se lo riterranno opportuno. Ma Grillo e Casaleggio vogliono proprio quel tanto criticato Governissimo per poter continuare a sbraitare da DENTRO il palazzo. Un’amara verità, che è impresentabile in una situazione come questa, visto che da che mondo e mondo al Governo si governa, e non si sbraita, soprattutto se hai il 26% dei voti.  Se volevano continuare a sbraitare potevano rimanerne fuori).
Bensì chiedono a gran voce…
– un governo 5 stelle, anche se con 1/3 dei deputati del Pd. In conclusione anche se senza maggioranza propongono ciò che non potranno mai avere. Pura provocazione.
Finalmente al potere, e con il maggior numero di voti alla Camera come unico partito, i 5 Stelle se ne sbattono semplicemente della responsabilità politica affidatagli dal 25% dei votanti di 8 giorni fa, tanto da sbraitare ‘niente fiducia a nessuno’. Come se fossero ancora fuori dal Parlamento. Come se potessero ancora gridare TUTTI A CASA, quando proprio loro sono i primi inquilini dell’abitazione.
In cotanto delirio, immotivato e inspiegabile dopo una lunga settimana di chiacchiere, vanno a riunirsi in un albergo romano senza rispondere a domande di nessun tipo, neanche fossero una setta americana di quarta categoria. Non contenti, il loro leader rilascia interviste solo e soltanto alla stampa estera, umiliando non solo il Paese e i giornalisti di casa, ma anche quei 9 milioni di elettori che vorrebbero avere risposte, possibilmente nella propria lingua, e non in polacco, francese, tedesco, inglese, spagnolo.
Tutto questo mentre sul Parlamento si staglia l’inquietante figura di Casaleggio, diventato praticamente l’ufficio stampa dei grillini sia alla Camera che al Senato, e quel poveraccio di Pier Luigi Bersani si ritrova a dover dialogare con degli ‘eletti’ dal popolo che stanno semplicemente navigando a vista nella loro totale incompetenza ed irresponsabilità. 8 punti ha proposto il leader Pd ai 5 Stelle. 8 punti per cambiare e iniziare a far correre questo Paese. 8 punti facilmente condivisibili ed appartenenti in larga scala al programma del movimento grillino, ma a loro frega cazzo. No è no. Praticamente si sono fatti votare per grattarsi le palle, mandare tutti affanculo anche dentro i palazzi, non fare concretamente una mazza per attuare ciò che era nel loro programma e prendere più soldi degli odiati parlamentari Pd (che sborsano circa 3000 euro al partito, cosa che i grillini NON dovranno fare, intascandosi circa 11.000 euro al mese).
Quindi cosa fare? Facile. Giorgio Napolitano affiderà un primo incarico a Bersani, chiamato a formare una maggioranza, che aihmè non si troverà. A questo punto dovrà affidarsi ad un tecnico, l’ennesimo, per un altro governo tecnico. Peccato che anche un governo tecnico abbia bisogno della maggioranza per poter andare avanti. Ergo, al Pd basterà dire NO e ancora NO a qualsiasi ipotesi di governo ‘tecnico’ da spartire con quei delinquenti del Pdl, e tornare tutti al voto (non esiste altra strada se non questa, che ovviamente Grillo SOGNA da mattina a sera). Irresponsabilità per irresponsabilità, d’altronde, è meglio affidarsi nuovamente alle urne. Persino con questa schifosa legge elettorale. Anche per 12 volte di fila, se ce ne sarà bisogno. Nella speranza che quei milioni di italiani che 8 giorni fa hanno scelto 5 Stelle e Pdl, tra follie programmatiche, ignoranti al potere e parlamentari comprati per 3 milioni di euro, aprano finalmente gli occhi, votando solo e soltanto dopo aver dato aria ai neuroni del proprio cervello.

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