“Da giovane ero una puttanella. A scuola mi dicevano di dire un’Ave Maria tutte le volte che avevo un’erezione”. “I miei amanti non dovevano per forza essere attraenti. Molto dipendeva da come le luci ti illuminavano o da come i drink ti stendevano. La mia intera esistenza ruotava intorno al sesso, in un modo o nell’altro. Il mio preferito? Ian McKellan. Gli stavo sempre dietro, ero un vero stalker!“.
Signore e signori, la confessione STRACULT di questo inizio 2013.
Direttamente via Time, Rupert Everett, ovvero l’uomo che trombava chiunque (perché adesso ha ovviamente preso i voti di castità , certo), da recuperare tutto ignudo dopo il saltino. Così, giusto per non dimenticare, e celebrare la spiazzante sincerità .