Una tristezza infinita.
La seconda edizione di X-Factor Usa, perennemente asfaltato negli ascolti da The Voice, è stata vinta da Tate Stevens (per lui un contratto discografico da 5 milioni di dollari), country-men di 37 anni semplicemente INVENDIBILE in ogni dove, se non in America, per l’appunto. Medaglia d’argento per la baby-pischelletta Carly Rose Sonenclar (BASTA con questi minorenni canterini), vocalmente dotata ed appartenente al gruppo Britney Spears, con le Fifht Harmony di Simon Cowell terze.
Un podio sinceramente BRUTTO e commercialmente insignificante (Fifht a parte), a dimostrazione di quanto questi TALENT abbiano oggettivamente rotto i coglioni. Perché tra American Idol, The Voice e X-Factor, amori miei, c’è penuria di talenti.