American Horror Story Asylum: esordio PERFETTO

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Il lancio era stato perfetto.
Anche troppo.
L’attesa era elevata, tanto da potersi trasformare in un boomerang. Ma non è stato così.
Perché la prima puntata di American Horror Story Asylum ha MASSACRATO la prima puntata di Amerycan Horror Story (3.85 milioni di spettatori, rating a 2.2 nella fascia tra i 18 e i 49 anni con un aumento del 40% rispetto al primo episodio di 12 mesi fa).
Regia asfissiante, montaggio frenetico, e un fiume di carne gettata sul fuoco.
Alieni, omosessuali, ninfomani, razzismo, omofobia, scienza vs. religione, freak di ogni sorta, medicina criminale, ipocrisia clericale, blasfemia sessuale, sottotraccia politica e una Jessica Lange SONTUOSA.
Ryan Murphy si è davvero superato.
Grazie al boom della prima stagione, sono aumentati i soldi a disposizione ma soprattutto la libertà creativa. E’ evidente.
L’idea del manicomio potrà solo che regalare perle horror. Se a questo ci aggiungiamo la svolta ‘aliena’, il materiale a disposizione diventa esplosivo.
Tutto sta nel non distrarsi, perché c’è tanto (troppo?) da dover recepire: dialoghi fulminanti, salti temporali continui, sceneggiatura ad incastri, momenti onirici e visioni disturbanti. Il tutto in un ambiente che trasuda male, mistero, e paura, reso credibile da una serie di attori oggettivamente inattaccabili (escluso l’inutile Levine, che infatti attore non e’). L’impressione, è che questa seconda stagione possa incredibilmente superare la prima, già di suo straordinaria. E se così fosse, bisognerebbe davvero gridare al miracolo. Walking Dead + American Horror Story Asylum = quando la tv annienta il mondo del cinema.

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