Non se ne esce.
Anche quando il cinema italiano partorisce titoli a sfondo glbtq DECENTI (ma in questo caso addirittura OTTIMO), il mondo omosessuale (ed eterosessuale) italiano ci gira AL LARGO.
Weekend d’esordio disastroso per il delizioso COME NON DETTO, film a tematica gay diretto da Ivan Silvestrini (e qui da me recensito).
120 le copie a disposizione ma solo un ottavo posto al debutto, con 92.601,50 euro incassati e una PESSIMA media per sala, pari a 772 euro a copia, ovvero la PEGGIORE dell’intera Top10.
17.008 gli spettatori paganti. Praticamente MENO de I Mercenari 2, da quasi un mese in sala.
Gli abbonati 3, incredibile ma vero, potevano addirittura correre a vederlo GRATIS.
Ma non c’è stato un cazzo da fa.
Il cinema GAYO, in Italia, a meno che non ti chiami Ferzan Ozpetek (con annesso melò/dramma) o Pedro Almodovar (con annessi nudi ed eccessi), non tira.
Tutto sta nel rendersene conto, e nel NON lamentarsene quando ne sentiamo la mancanza.

P.S. prima che venga fatto fuori dai cinema, recuperatelo. NON ve ne pentirete.