Grindr ha stravolto la strada del rimorchio gayo (anche se il qui presente non l’ha MAI avuto/usato, essendo già fidanzato quando ho messo mano al mio primo iPhone).
Inutile girarci intorno.
Le vecchhie chat e i profili in rete? Preistoria tecnologica.
La genialata di Grindr è stata tanto semplice quanto rivoluzionaria. Quanti ricchioni mi stanno attaccati al culo? Detto, fatto, con distanze calcolate al centimetro e mano morta virtuale immediata.
Visto il clamoroso boom che l’ha fatto esplodere nel giro di un paio d’anni, ecco ora arrivare il  ‘fratello’ ufficiale, ovvero GuySpy.
Praticamente stesse funzioni, ma con un nome diverso. Per la gioia dei finocchi di mezzo mondo, sempre più ‘connessi’ l’uno con l’altro. E con il culo a portata di un clic.