Silvio Berlusconi e la svolta BURLESQUE

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In principio furono solo e soltanto cene eleganti.
La discoteca sotterranea con palo di lap dance?
Assolutamente dei figli. Io? Mai stato.
Poi sono arrivate le prime compromettenti ammissioni delle illustri ‘ospiti’.
Chi si travestiva da suora, chi da Ronaldinho, chi da infermiera sexy, ballando intorno ad un palo e davanti al padrone di casa.
Fino alla giornata SHOW di oggi, in Tribunale  a Milano, che ci regala, a sorpresa e con un colpo di teatro della satira che rasenta il capolavoro, la svolta.
“È vero, le ragazze si travestivano, anche da poliziotto, ma lo facevano perché si trattava di gare di burlesque. In casa mia c’erano cene assolutamente eleganti, in una sala da pranzo con 6 cameriere, di cui 4 sempre diverse. Poi qualche volta si scendeva al piano di sotto dove ho un teatro, che è la vecchia discoteca dei miei figli, in un’atmosfera di simpatia, gioiosità. divertimento. Qui scendevano le mie ospiti, io non sempre scendevo. E loro facevano nient’altro che delle gare. Si allenavano, le donne sono di loro natura esibizioniste. Se poi sono donne dello spettacolo, gli piace montare degli spettacolini, e facevano delle gare di Burlesque. Io guardavo molto interessato, perché mi divertivo, e continuerò a farlo”.
Parole e pensieri di Silvio Berlusconi.
Che in questi ultimi mesi di triste e tecnico ‘montismo’ ci era mancato, diciamocelo.
Perché un uomo così involontariamente comico, sfacciatamente bugiardo, e drammaticamente ridicolo, non lo vedremo mai più. 

P.S. che qualcuno dia un cazzo di Ministero a Cher, grazie.

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