E’ il 7 febbraio quando Lady Gaga pubblica sul suo profilo Twitter il poster ufficiale del Born This Way Tour.
24 ore prima svela i segreti del palco, mentre allo scoccare dell’8 febbraio ecco arrivare le prime UNDICI tanto attese tappe. 11 date, rispetto alle 110 annunciate, a cui ne seguiranno altre 4 nei giorni successivi. Calcolatrice alla mano significa che ne mancano ancora 95 da far conoscere al mondo.
Ora,  quando e dove cazzo verranno pubblicate queste 95 tappe mancanti?
L’ipotesi iniziale puramente internettiana prevedeva un lancio QUOTIDIANO di top date. Undici oggi, undici domani, e così via, in modo da mantenere alta l’attenzione sull’account Twitter di Mrs. Germanotta.
Ma questo non accade.
Anzi, potremmo dire che la macchina comunicativa di Gaga si inceppa, per non dire che si blocca.
L’Era Born This Way continua così a collezionare danni organizzativi, dopo l’orrida scelta dei singoli, la folle sovraesposizione iniziale e le roboanti promesse qualitative precedenti all’uscita dell’album. Perché sono passate esattamente DUE settimane da quell’iniziale annuncio ma il Born This Way Tour è ancora fermo a quelle benedette 11 (+4) tappe, vendute tra le altre cose a prezzi esorbitanti.
Il perché, è evidente, nessuno lo conosce, anche se qualcosa stride dal punto di vista prettamente comunicativo.
Perché se da una parte c’è Madonna che ti tiene il mondo per le palle annunciando in un’UNICA conferenza stampa l’intero tour mondiale, dall’altra c’è una cantante dall’ostentato potere mediatico che sceglie di ‘seminare’ date via Twitter, cinguettando news a profusione in 72 ore, per poi eclissarsi completamente. Ma secondo voi fa più rumore l’annuncio a buffo di 4/5 date quando l’interesse è ormai scemato o un’enorme grandinata di date da regalare in un’unica tranche? Risposta scontata e misteri gaghiani, per una popstar che sembrerebbe aver inspiegabilmente ed improvvisamente intrapreso la strada della totale disorganizzazione, dopo averci abituato a ben altro.