«I nostri giovani sono spesso al centro di crisi d’identità, che possono sfociare facilmente in crisi di salute o crisi mentali. Cantanti come Lady Gaga e tecnologie come quelle di Google Inc. ci hanno aiutato a compiere passi da gigante nel cambiare e migliorare la nostra cultura. Siamo orgogliosi di contribuire a un futuro migliore per i nostri giovani, così come siamo orgogliosi di collaborare e ringraziare Lady Gaga e Google Inc. per il loro grande aiuto, per permettere ai giovani di poter esprimere se stessi senza paura».
Parole e pensieri di David Mc Farland, CEO di Trevor Project, per una Lady Gaga premiata con un Hero Award per il suo impegno costante in difesa dei diritti e della dignità della comunità omosessuale.
Ad ideare il riconoscimento la Trevor Company, società no profit che da anni si occupa dei problemi di gay, lesbiche, bisessuali e transgender. Tra i premiati, con un Trevor 2020 Award, anche Google. Non contenta del riconoscimento, la Germanotta è attesa alla Casa Bianca. Perché se Barack Obama è in Kansas, il suo staff domani dovrebbe incontrare  Gaga per parlare delle sue tante iniziative contro il bullismo.
Piaccia o non piaccia, Lady Gaga continua quindi a metterci la FACCIA. Lo scorso anno con la campagna Don’t Ask Don’t Tell, quest’anno con l’EuroPride romano, l’inno gay Born This Way e la lotta al bullismo adolescenziale. Perché successo=SEMPRE e comunque enormi responsabilità. Gaga ne è consapevole, facendo di tutto per far valere la propria voce e la propria notorietà. Quindi chapeau Germanotta. Senza se e senza ma.