Sorprendente, ammaliante, sinceramente impensabile. Debbo dire di non essere mai stato un particolare estimatore di Will Young. Neanche sapevo che avesse fatto ben 7 album in 9 anni. Ma l’ultimo, consigliato da Marco, mi ha fatto suo. Perché Echoes, uscito a fine agosto in Inghilterra e trascinato dalla splendida Jealousy, è un disco di una bellezza rara, tanto nei suoni quanto nella voce di Young, perfetta nel sapersi adattare a base elettroniche, volutamente anni 80, e ad autentiche ballad, mai noiose o banali, come troppo spesso accade, con ‘omaggi’ al sound di Kylie, dei Goldfrapp e degli Scissor Sisters, in un album da ascoltare, e far conoscere. Perché non merita affatto il totale disinteresse che lo sta purtroppo travolgendo. Almeno qui in Italia… (dove vedere voti e considerazioni, traccia dopo traccia, da ascoltare anche se quasi sempre velocizzate? Dopo il saltino)