Le premesse erano terribili. Un singolo commerciale, radiofonico, orecchiabile ma sinceramente inascoltabile per via dell’atroce testo come Il mio Giorno Migliore, e uno strombazzato e inascoltabile feat con Eros Ramazzotti. Roba da brividi, per un ritorno atteso 4 anni. Ho ascoltato con timore Dietro le Apparenze, 8° album in studio di Giorgia, voce tra le più belle della musica italiana, purtroppo spesso malamente prodotta. Dovendo prendere posizione tra ‘giorgiani’ e ‘pausiniani’ il sottoscritto è sempre stato drastico e deciso. Giorgia tutta la vita. Anche se non ha mai sfondato all’estero, come fatto da quell’altra, e venduto la metà della metà della metà, Giorgia a detta del sottoscritto è una spanna sopra, dal punto di vista prettamente vocale. Questione di ‘emozioni’, di gusti probabilmente, che nulla hanno a che vedere con popolarità e staff produttivo. 4 anni dopo il non esaltante Stonata Giorgia era chiamata ad una svolta. O risorgi, possibilmente cambiando, o ‘muori’ definitivamente, almeno artisticamente parlando. Ebbene con Dietro le Apparenze Giorgia è riuscita a tornare a galla, senza però spiccare il volo, convincendo a metà, tanto da confermare i soliti difetti. Perché escludendo il singolo di lancio, a detta del sottoscritto brutto, e dell’ignobile duetto con l’odioso Ramazzotti, Dietro le Apparenze a TRATTI è riuscito anche a ridarmi la mia amata Giorgia, che in quanto a voce, ad una Pausini qualunque, non ha proprio NULLA da invidiare. E ora, a voi la pagella/voti, canzone dopo canzone, dopo il saltino.