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Se in Parlamento se ne fregano, bocciando continuamente la legge contro l’omofobia, il Paese va avanti per un’altra strada.
Perché il segnale inviato dalla BOCCONI di Milano è tanto clamoroso quanto positivo.
Come ben ricorderete, MESI FA all’interno dell’ateneo privato si verificarono due incresciosi episodi a sfondo omofobo.
Ebbene, dopo dettagliate verifiche il colpevole è stato identificato, e punito, con sospensione per un anno dall’Università e conseguente perdita delle sessioni di esami.
Una mazzata ENORME, e decisamente MERITATA, rivelatasi necessaria.
Per dare l’ESEMPIO, e far capire che NO, l’omofobia alla BOCCONI non è ammessa.
Tra le tipologie di comportamenti sanzionabili previsti dal codice d’onore c’è infatti il «causare un pregiudizio o un pericolo di pregiudizio all’incolumità fisica o morale di altre persone». L’aggressore porterà quindi A VITA, nel suo curriculum, una macchia indelebile: tutte le sanzioni disciplinari sono infatti registrate nella carriera scolastica dello studente e vengono trascritte nei fogli di congedo e in sede di determinazione del voto finale di laurea. L’omofobia, per una volta, è stata DURAMENTE punita.
Non avrei MAI pensato di dirlo, ma oggi siamo TUTTI bocconiani