Lady Gaga al Roma EuroPride 2011? Appunti sparsi…

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– Ci sono pochi soldi.
– Assodato il ‘mantra’ dell’EuroPride 2011, sarebbe interessante conoscere la quantità di questi ‘pochi soldi’. Ovvero, quanto costa un Pride simile. Quanto costa organizzarlo, quanti dindini servono per acquistare la ‘posizione’ di un carro, quanti soldi vengono sganciati dall’organizzazione che gestisce l’evento a livello internazionale. Insomma, quanti soldi GIRANO attorno ad un evento di simili proporzoni, con centinaia di migliaia di omosessuali attesi a Roma nei prossimi giorni, e centinaia di STRAORDINARI volontati che si fanno il mazzo da mattina a sera senza prendere un soldo? Sarebbe poi più che interessante sapere quanti soldi sono stati sperperati dal Mario Mieli durante l’inverno nel promuovere serate fallimentari teoricamente pensate per ‘raccogliere’ soldi per l’EuroPride, ma a conti fatti trasformatesi in clamorosi buchi nell’acqua. Solitamente chi sbaglia paga. Qui chi sbaglia addirittura acquisisce potere. In tanti, tantissimi a Roma lo pensano, ma nessuno lo dice. Il giorno in cui capirò il PERCHE’ Diego Longombardi, non solo direttore artistico di quella che una volta ERA Muccassassina ma anche direttore artistico dell’EuroPride, sia diventato tanto importante, e soprattutto a quanto pare incredibilmente ‘necessario’, andrò in pellegrinaggio in ginocchio fino al Divino Amore.
– E’ passato un anno dalla presentazione dell’EuroPride 2011. Ancora ricordo la conferenza stampa, con l’EuroPride Park fiore all’occhiello di questa settimana di pseudo ‘eventi’. Vogliamo iniziare a tracciare una linea? Facciamolo.
– L’EuroPride Park è na poracciata. Una Festa dell’Unità in salsa finocchia. Ora, dico io, splendida l’idea, ma atroce la sua realizzazione. A Roma da un decennio viviamo con il Gay Village in casa. Siamo quindi abituati a certe manifestazioni. Se nel 2000 sbrodolavamo dinanzi a qualsiasi cagata, è ovvio che nel 2011 devi un attimino soppesare il tutto agli anni che passano, e alle novità che si sono succedute. Abbiamo venduto all’estero questi 10 giorni che ‘precedono’ l’EuroPride come qualcosa di ‘vivibile’ a livello glbtq se non 24 ore su 24 poco ci manca. E cosa ci ritroviamo tra le mani? Un parco disseminato di stand, che poco dopo la mezzanotte te sfancula e con esibizioni ‘live’ da strappasse pure quei capelli che ormai non c’ho più. Ieri sera la rappresentazione più estrema e traumatica, con un cazzo di poraccio seminudo pseudo performer/cantante/nonsocché chiamato ad allietare i presenti dal palco. E il turista svedese/francese/inglese/tedesco/norvegese sarebbe venuto a Roma giorni e giorni prima della sfilata per ritrovarsi tra le mani QUESTO? Ora, ribadisco. Idea ottima, ma se non hai soldi e/o permessi e/o idee e/o voglia, lascia perde. Dirotta quel poco denaro sulla sfilata, concentrati su di lei, e STOP.
– 10 giorni di ‘preparazione’ al Pride, 20 serate in discoteca. Guarda caso l’unica cosa che ha funzionato, dal punto di vista organizzativo’, è stata la macchina discotecara, con festone finale al Palalottomatica, in perfetto stile Circuit. D’altrone QUI i soldi girano, quindi TUTTO funziona alla perfezione. Non fa una piega.
– Sabato prossimo si sfilerà fino al Circo Massimo. Sentito l’odore dei soldi, con centinaia di migliaia di turisti in arrivo, l’accoppiata Gianni Alemanno/Renata Polverini ha sfornato la ‘PIAZZA’ delle piazze. Se l’anno scorso ci parcheggiarono nel culo di Piazza Venezia, quest’anno vivaiddio la musica cambia. E chi ci ritroveremo davanti, al Circo Massimo, sul palco? E qui c’è da ride…
– Perché c’è da ride? Perché NESSUNO LO SA. O meglio, SARA’ UNA SORPRESA. Ovvero, probabilmente non lo sanno neanche gli organizzatori. E’ uno scandaloso work in progress. Sette giorni alla sfilata e tutto tace, in un clima disorganizzativo quasi traumatico. 11 anni fa, per il World Pride, salirono sul palco Paola e Chiara, ma anche Grace Jones, Gloria Gaynor e Geri Halliwell. Quest’anno già è tanto se avremo Paola e Chiara. E sempre per lo stesso motivo. “Non ci sono i soldi”. E qui mi ripeto. Quanti erano sti soli e come sono stati spesi? Da giorni nella Capitale circola poi una LEGGENDA METROPOLITANA… ovvero, arriverà Lady Gaga?
Lady Gaga all’EuroPride. Gli organizzatori hanno chiamato il manager. Stanno trattando. Questa vocina ieri sera mi è arrivata fino alle recchie. Ora, dico io. “Se DAVVERO non ci sono i soldi”, puoi pensare ad una come Lady Gaga? No, ovviamente no. Ma verrebbe gratis, replicano i creduloni. D’altronde quale SPOT MIGLIORE se non un concerto AL CIRCO MASSIMO davanti a un milione di finocchi in arrivo da tutto il mondo, nel cuore della Cristianità? Vero, verissimo. Gaga sarebbe PERFETTA, e probabilmente anche PARTICOLARMENTE stuzzicata dall’idea. Ma secondo voi la Germanotta NON SOLO verrebbe gratis, quando ormai ha un tariffario quasi milionario, ma si pagherebbe pure viaggio aereo e pernottamento nella Capitale per lei e l’intero staff, composto circa da una TRENTINA di persone? Non so, volemo pure faje pagà che ne so, qualche bolletta a buffo? Apparenti cazzate, leggende, a dir poco improponibili. Perché se davvero ‘non ci sono i soldi’, Lady Gaga sta all’EuroPride 2011 come Daniela Santanché al Nobel per la Scienza. Nel caso in cui invece sti benedetti soldi  ci FOSSERO, allora tutto ciò potrebbe essere anche fattibile, o almeno credibile. Anche se l’idea che uno porti Lady Gaga a Roma e se lo tenga PER SE fino all’ultimo fa venire  brividi. Quindi a regà, non scherziamo. FOSSE VERO sarei il primo a togliermi il cappello, ad applaudire l’organizzazione, a fare zompi di gioia e pubblica ammenda, ma siamo ai limite della fantascienza. Quindi chi ci ritroveremo sul palco? Mistero dei misteri. L’anno scorso a Madrid spuntò ‘una certa’ Kylie Minogue. Qui invece tutto tace. E se la speranza è l’ultima a morire, con un cilindro pronto a regalarci chissà quale ‘sorpresa’, l’unica cosa rimasta da fare è ‘prepararsi’ all’unico e reale EVENTO di questi 10 giorni. Ovvero la sfilata di sabato prossimo per le vie della Capitale, che dovrà essere INONDATA di persone, allegre, colorate, finalmente libere di scendere in strada e soprattutto orgogliose di metterci la faccia,
 rivendicando DIRITTI, rispetto e REALE uguaglianza. Il resto è puro contorno, pura cornice di uno splendido quadro, per MESI dipinta e ridipinta, per poi mostrarsi tristemente scorticata, vecchia e purtroppo disorganizzata.

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