Hanno avuto il CORAGGIO DI BOCCIARLA. La Commissione Giustizia della Camera, nel giorno in cui il Governo CADE quattro volte, per via delle assenze degli (ir)responsabili che da mesi lo tengono in piedi, ha detto NO al testo unificato sull’omofobia messo a punto da Anna Paola Concia. Il provvedimento è stato respinto con 26 no e 17 sì. Contro il testo hanno votato i deputati del Pdl, della Lega e dei Responsabili. L’Udc si è divisa: Luisa Santolini e Roberto Rao hanno votato contro, Lorenzo Ria si è astenuto. Il Pd ha quindi chiesto di tornare al testo originario firmato da Antonello Soro.
Sarà questo che verrà esaminato dall’aula della Camera il prossimo 23 maggio. Immediata l’ira di Ivan Scalfarotto, VICE PRESIDENTE Partito Democratico: “La bocciatura della legge Concia in Commissione e’ uno schiaffo alla civiltà di questo Paese. Il presidente della Repubblica, quello della Camera e il Ministro per le pari opportunità ieri avevano auspicato una risposta chiara che invece la maggioranza oggi in commissione non ha voluto dare, rappresentando l’immagine di un Paese medievale”. Mara Carfagna, Ministro delle Pari Opportunità, ha già annunciato che voterà con l’opposizione. “Il Popolo della libertà col voto di oggi in Commissione, ha perso un’occasione. Il testo, infatti, non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio; una norma di stampo europeo. Voterò a favore del provvedimento non appena arriverà in Aula”. Ma basterà? Solo ieri, Giornata mondiale contro l’Omofobia, abbiamo ascoltato accorati appelli da parte di Giorgio Napolitano. Parole, parole, parole? Lo scopriremo presto, perché con il ‘voto’ non si scherza. Se a quelle parole seguiranno fatti lo scopriremo a partire da lunedì, quando la Camera si occuperà del tutto. Nell’attesa, fate sapere al mondo che anche voi dite SI’ ad una legge CONTRO l’OMOFOBIA, cambiando la vostra foto profilo su Facebook con l’immagine che trovate qui a sinistra. Inondate il social network, fatelo in 100, 1000, 1 milione, e diffondetela a più non posso, in modo da far capire a questa classe politica che non siamo in pochi a volere una legge contro l’omofobia, a pretenderla, ma in tanti, tantissimi, sempre più incazzati e consapevoli dei nostri diritti. Per troppo tempo negati.