Insultata Paola Concia: Lesbica di merda, vi dovevano bruciare nei forni

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Paola Concia รจ una donna cazzuta. E’ innegabile. Spesso irruenta, quasi ingestibile, passionaria, e ormai ad un passo dal concludere la propria prima legislatura parlamentare. Ho ‘lavorato’ insieme a lei ad O’, su Youdem, lo scorso anno. Lei era una delle autrici del programma, la prima sostenitrice all’interno della tv ufficiale del Partito Democratico. Una trasmissione che parlava apertamente di omosessualitร  all’interno di una televisione di partito. Un’idea splendida, e paradossalmente coraggiosa, che il sottoscritto ha sposato immediatamente con forza ed orgoglio, senza prendere praticamente una lira per quasi 4 mesi. Gli ascolti c’erano, ma il programma era ‘scomodo’. Non รจ mai stato ufficialmente chiuso. Semplicemente รจ finito. Meglio parlare di altro? Probabilmente sรฌ. Ricordo con piacere le difficoltร  nello star dietro ad Anna Paola, impegnatissima 24 ore su 24. Da una parte all’altra di Roma, tra Montecitorio e dirette televisive, comunicati stampa ed interviste. Nel bene o nel male, e spesso prendendo posizioni da me lontanissime, ci ha messo la faccia. Una faccia che ieri รจ stata riconosciuta per le vie del centro della Capitale. Riconosciuta, insultata e minacciata, come racconta oggi LaRepubblica.
Hanno urlato a lei e alla sua compagna, Ricarda Trautmann, “lesbiche di merda, mi fate schifo. Ti ho riconosciuto. A me non me ne frega niente che sei parlamentare. Vi dovrebbero mettere nei forni”.
Due donne, mano nella mano, nel cuore della Capitale, poco prima di cena. Attorno a loro il silenzio/assenso di decine di passanti.
Questa รจ la triste Italia di oggi. Un paese dove l’insulto omofobo รจ ormai considerato ‘naturale’, per non dire ‘giustificato’. Un paese dove ancora oggi non esiste nessuna legge che punisca l’omofobia, tanto da autorizzare, implicitamente, l’aggressione, l’insulto, lo sfogo, punibile in qualsiasi altro paese dell’Occidente democratico.
E invece noi siamo qui, ad aver paura di poter prendere per mano la persona amata, mentre un Parlamento militarizzato da MESI non si preoccupa d’altro se non che dei guai giudiziari del Premier.
Per quel che puรฒ valere, forza Paola, non mollare.


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