Nel paese dei BUNGA BUNGA presidenziali, delle vallette mezze nude ad ogni ora del giorno e della notte, dei pomeriggi a parlare di Sara Scazzi e delle bestemmie da reality, c’è chi si preoccupa per un VIDEO MUSICALE.
Censura che sa di VERGOGNA quella subita dai Subsonica, con il loro ultimo SPLENDIDO video, Istrice. Una clip, come detto dal sottoscritto giorni fa, SPENDIDA, cinematografica più che televisiva, superiore al 95% dei video nazionali, ma CENSURATA. Ebbene sì.
Istrice non potrà essere programmato su MTV prima delle 22:30.
Questa la clamorosa lettera di denuncia diffusa da Samuel&Co.
Il video horror “istrice” non sarà trasmesso durante il giorno.
Almeno non nella versione integrale. Semplice applicazione delle norme sulla fascia di tutela? Censura? Si ? No? E se si di che tipo.?
Partiamo dal principio. Realizziamo una versione del clip di “istrice” pixelata” in tutte le scene che contengono sangue o immagini potenzialmente “disturbanti”, e la consegniamo alle tv musicali, prevedendo le le problematiche relative alla tutela dei minori in fascia protetta. Ci sentiamo piuttosto tranquilli. E invece la doccia gelata: Il video verrà trasmesso solo in fascia notturna dopo le 22,30.
Sembra quasi di leggere un rimprovero per non avere puntato su un clip accomodante, tutto primi piani e colorini, e peggio ancora per avere investito (dissipato) un considerevole budget nella realizzazione di un’opera dalla qualità cinematografica. Poi la rabbia, nel pensare “ma allora davvero non vale mai la pena tentare qualche cosa di diverso?”. Davvero le uniche cose fuori dal coro possono essere rappresentate da quei clip che ricordano così tanto cose già fatte passato? Il tutto in una Italia svogliata e disattenta, dove l’orrore viene servito all’ora dei pasti, a grandi e piccini assuefatti alle cronache di oscene di politica, droga sesso e sfruttamento minorile? Dove alle 19,30 i serial killer massacrano vittime indisturbati nei canali satellitari e anatomopatologi che sembrano PR di una discoteca. parlano del più e del meno, con un bisturi in mano? Il tutto nell’era dei Twilight?
Ma poi, davvero surrealismo, follia e trasgressione possono essere solo più materia di cronaca parlamentare? Davvero in Italia è così difficile anche solo tentare di essere Pop? Laddove si consideri Pop non la musica leggera, ma l’attitudine a veicolare attraverso le canzoni, la contemporaneità? Anche provocando, anche estremizzando, come succedeva in stagioni più vive e significative di questa?
Ovviamente abbiamo discusso a lungo e con toni accesi, con i responsabili delle televisioni. E per onestà o anche solo per tentare di essere esaurienti in questa analisi diamo spazio alle loro posizioni. Affidando le sorti “diurne” del nostro “istrice”, così orrorifico al web.