I fucili erano spianati, pronti a sparare.
D’altronde in 2 anni non ha sbagliato NULLA.
Just Dance, Poker Face, Paparazzi, Bad Romance, Telephone, Alejandro, oltre 20 milioni di copie vendute con un album e mezzo, due Grammy Awards, 3 Brit Awards, un tour della Madonna, il primato tra gli artisti più influenti al mondo secondo TIME, la 4° tra i più potenti dello show business secondo Forbes, un bombardamento mediatico QUOTIDIANO durato praticamente ininterrottamente per 24 mesi, live pazzeschi, una ‘factory’ creativa alla Wharol e un’attesa spasmodica per il 2 (3°)° album, il più complesso, perché quello della difficile conferma, dell’ulteriore boom o del cocente ridimensionamento.
Martellati per SETTIMANE sulla presunta epicità del suo ritorno, Lady Gaga ha fallito.
In poche ore la rete si è risvegliata cavalcando un’identica prima impressione.
Born This Way ha deluso, maledettamente deluso.
E ora? E ora domenica sera ai Grammy Awards la Germanotta dovrà inventarsi un live semplicemente sensazionale per riprendere in mano il timone promozionale, maledettamente scappatole di mano. Sarà dura, durissima, roba che dovrà partorire in diretta un toro fucsia alto due metri con tacchi a spillo che balla Vogue a testa in giù mentre lei lo stupra con un braccio mentre con l’altro suona il piano, da’ fuoco a 3 ballerini, bestemmia in latino, piscia su una suora e spippetta una sigaretta a forma di cazzo. Difficile direi, se non impossibile.
Grammy a parte, in queste ultime ore ciò che ha lasciato un po’ tutti basiti sono stati i commenti entusiastici partoriti da chi nei giorni scorsi era riuscito ad ascoltare in anteprima il singolo di lancio, definito ‘epico’, ‘sensazionale’, ‘mostruoso’, ‘indimenticabile’, ‘clamoroso’. Un tam tam durato talmente a lungo da aver tirato su un’attesa quasi leggendaria, sgretolatasi poi in poco in poco più di 4 minuti. L’impressione è che la stessa Gaga abbia sopravvalutato questa benedetta Born This Way. In maniera quasi folle. Se così non fosse per quale cazzo di motivo l’album uscirà addirittura a MAGGIO? 3 mesi dopo il lancio del singolo. Un’assurdità, a meno che tu non abbia tra le mani il pezzo del SECOLO. E questo un po’ tutti avevano annunciato, il pezzo del secolo. Un pezzo che venderà, che sembra pensato come sigla di Muccassassina, che spaccherà in radio, ma che di secolare non ha nulla, se non le canzoni ‘scippate’, appartenenti per l’appunto al secolo passato. E’ quindi facile ipotizzare che prima dell’uscita dell’intero album un 2° singolo verrà dato in pasto al mondo, con quei fucili, da poche ore caldi per aver prontamente sparato, ancora più carichi di prima.
Perché ORA, dopo il primo INATTESO ma statisticamente quasi scontato STOP della sua carriera, Gaga non può più davvero sbagliare.
Se in 2 anni è diventata la REGINA assoluta della musica pop, idolatrata da critica e pubblico, in 3 mesi appena potrebbe perdere scettro e corona, e senza neanche rendersene conto. L’impressione è che con questo ritorno abbia clamorosamente perso per strada il proprio TOCCO, quello che l’aveva resa ‘unica’, e soprattutto ‘nuova’, nel mondo del solitamente stagnante pop moderno. Fortunatamente, o sfortunatamente, ci sono altre 16 tracce che potranno prossimamente rispondere a questo inatteso dubbio. Nel frattempo, stai a cazzo ritto Gaga mia, perché il plotone d’esecuzione è ancora più folto e schierato di prima.