Yattaman – Il Film
Recensione in Anteprima
Uscita in Sala: Gennaio
Oltre 30 milioni di dollari incassati solo in Giappone, un possibile sequel in cantiere ed un’uscita nei cinema italiani ormai prossima, per poi approdare in home video a partire da febbraio, prima in noleggio e dopo in vendita. Manca ormai davvero poco all’arrivo in Italia di Yattaman – Il Film, atteso live action del mitologico anime giapponese prodotto nel 1977 dalla Tatsunoko, appartenente alle serie Time Bokan, di cui è la seconda e la più famosa, approdato per la prima volta nel nostro paese su Rete 4 nel lontano 1983.
Negli ultimi 30 anni almeno due generazioni sono cresciute con Yatta1, Yatta2, il Trio Drombo, il Dottor Dokrobe e le irresistibile avventure che per 108 episodi li hanno visti protagonisti, tanto da creare un’attesa a trassi spasmodica nei confronti di questa prima trasposizione cinematografica. A dirigerla un maestro come Takashi Miike, lasciatosi completamente andare dinanzi ad una pellicola mostruosamente fedele all’originale animato, grottesca, surreale, divertente ma maledettamente lunga…
Ganchan e la sua ragazza Janet quando il mondo è in pericolo si trasformano nei supereroi Yattaman. L’occasione per una nuova impresa si presenta quando la giovane Shoko chiede il loro aiuto per ritrovare il padre, scomparso nel Negitto mentre era sulle tracce di uno dei quattro frammenti della potente Pietra Dokrostone. Ma qualcun altro è alla ricerca della mitica Pietra. Si tratta degli acerrimi nemici degli Yattaman: la Banda Drombo, composto dalla bellissima e perfida Miss Dronio, e dai suoi tirapiedi Boyakki e Tonzula. I Drombo, con l’aiuto del misterioso Dottor Drokobei ingaggiano con gli Yattaman una dura battaglia per il possesso della Dokrostone… e per il destino del mondo.
Colori sgargianti, battute al limite del demenziale a tratti insopportabile, omaggi ‘disegnati’ all’anime originale, scene d’azioni accettabili, effetti speciali mediocri, imponenti scenografie ‘plastificate’, costumi impeccabili, attori in parte, storia tipicamente ‘yattamaniana’ e regia gigioneggiante per un esordio cinematografico che farà impazzire i migliaia di fan che da decenni sognavano l’approdo in sala di Yattaman.
Da amante dell’anime originale, trovo oggettivamente ‘complesso’ recensire Yattaman – Il Film. Proprio perché straordinariamente fedele al cartoon che ha cresciuto milioni di bambini in tutto il mondo, la pellicola di Takashi Miike è un vero e proprio orgasmo. Vedere i propri beniamini in ‘carne ed ossa’, dover affrontare le stesse identiche situazioni che per 108 volte li hanno visti combattere, assaporare quell’atmosfera, quei colori, quei fantastici robot giganti, quelle canzoncine tanto orecchiabili quanto idiote che i vari protagonisti regalavano allo spettatore, conoscere il mitico Re Dei Ladri Dottor Drokobei e ridere di gusto nell’ammirare il celebre maialino portafortuna scalare l’indimenticata palma, colpisce e conquista, se non fosse che, qualitativamente parlando, sul film ci sia molto altro da dire.
Volendo mantenere inalterato il tono ironico, a tratti ’sexy’ e decisamente infantile dell’anime, Miike ha partorito uno script sinceramente leggero, per non dire a tratti imbarazzante. Tutto è volutamente forzato, eccessivo, tanto nella recitazione quanto nei dialoghi, per due ore di pellicola che appaiono infinite, per non dire ingiustificabili. Seminando trovate più o meno riuscite lungo il cammino, Miike si dilunga eccessivamente nel portare a termine la sua storia, tra combattimenti ripetuti e a lungo andare privi di originalità. Come nell’anime è ovviamente il Trio Drombo a dominare la scena, battendo nettamente in termini di interesse i due presunti ‘veri’ protagonisti, ovvero Yatta1 e Yatta2. Incredibilmente somigliante all’originale Kyôko Fukada, nei panni di Miss Dronio, così come risultano convincenti Kendô Kobayashi e Katsuhisa Namase, nei panni di Tonzuraa e Boyacky, per una pellicola che si regala uno Yatta Can ‘reale’, alto quasi 6 metri, senza ovviamente dimenticare tanto il ‘tonico’ a forma di osso da lanciare nei momenti di maggiore difficoltà quanto i fantastici “robot sorpresa della settimana“.
In un continuo rimando ai ricordi d’infanzia a tinte televisive, Yattaman – Il Film finisce per essere uno straordinario omaggio in live action al capolavoro animato di Tatsuo Yoshida, finendo però per perdere contatto con l’esperienza cinematografica, qui allungata all’estremo senza un canovaccio preciso e soprattutto sopportabile nella sua rappresentazione. Imperdibile, ma a tratti estenuante.
Voto: 6