55 milioni di dollari di costo, 3,037 sale, un lancio ENORME, una colonna sonora al PRIMO POSTO su iTunes, ma SOLO 12 milioni di dollari incassati al PRIMO weekend di programmazione, che diventano 17 considerando le 48 ore precedenti. C’era attesa per lo sbarco di Burlesque nei cinema americani. Uscito nel weekend lungo del Giorno del Ringraziamento, il film che ha visto tornare al cinema la REGINA Cher ed esordire Christina Aguilera, NON ha sicuramente fatto faville, anche se NON si può parlare di flop. Dovendo fare dei paragoni da POPSTAR, LONTANO rimane l’insuccesso storico di Mariah Carey e del suo Glitter, con 4 milioni di dollari incassati COMPLESSIVAMENTE, dopo esserne costati 22, mentre Britney Spears NON FLOPPO’, e questi in troppi se lo dimenticano, con il suo ATROCE CrossRoads, riuscito ad incassare negli Usa 37 milioni di dollari dopo esserne appena costati 12, nel lontano 2002. Lasciando le PORACCE prestate al cinema, e tornando al mondo dei MUSICAL, qui Burlesque perde SONORAMENTE la sfida. Lontani sono i 27 milioni di dollari incassati all’esordio da Mamma Mia! ed Hairspray, così come i 103 incassati complessivamente da Beyonce ed il suo splendido Dreamgirls, i 50 raccolti da Madonna e la sua Evita, mentre DIETRO, ma questo era facile da prevedere, rimarranno Fergie e l’atroce Nine, così come Paris Hilton e il suo praticamente SCONOSCIUTO al mondo Repo: The Genetic Opera, riuscito ad incassare appena 150,000 dollari.
Considerando il TAM TAM mediatico, arrivando al dunque perché me so rotto le palle de tutti sti numeri, era DOVEROSO attendersi un esordio MIGLIORE da parte di Burlesque, con il 2° weekend, il prossimo, che potrà definitivamente ETICHETTARE la pellicola, dinanzi ad un’eventuale tenuta o ad un crollo verticale. Aspettando l’arrivo al Festival di Torino sono le RECENSIONI americane, più che negative, e i NUMERI, tutto tranne che esaltanti, a parlare.
Tutto il resto è FAN, ovvero totale incapacità di essere obiettivi.